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Know-how

Tutti i viticoltori sanno che non esistono grandi vini senza una materia prima di qualità. Anche noi la pensiamo così per le botti.

La scelta del legno

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La tostastura

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La scelta del legno

La nostra azienda non sarebbe nata senza la stretta collaborazione con professionisti specializzati nella selezione del rovere e nella sua trasformazione in doghe per botti.

Lavoriamo in stretta collaborazione con aziende specializzate nella produzione di doghe per botti, che hanno un lavoro artigianale, qualitativo e che seguono i nostri stessi principi.
Queste aziende si impegnano a seguire un processo di tracciabilità che esclude ogni negligenza in merito all’origine del legno, alla qualità e alla durata dell’asciugatura.
Lavoriamo con più sessanta foreste differenti in Francia, ubicate principalmente nella regione Centro-Valle della Loira (Vierzon, Saint Palais, Allogny, Bercé, Senonches, Fontainebleau, ecc.)

Dopo l’abbattimento, il rovere viene spaccato e tagliato in doghe secondo le regole del mestiere per rispettare il filo del legno.
Visite regolari dei laboratori ci hanno sempre confermato la serietà dei loro processi di produzione.

I nostri fornitori procedono poi all’asciugatura del legno presso i loro siti, ubicati nelle vicinanze delle foreste e lontano dalle zone inquinate.
Prediligiamo un’asciugatura naturale da 18 a 24 mesi, poiché riteniamo che una doga per botte non debba essere né troppo giovane né troppo vecchia.
Se è troppo giovane dona asprezza al vino, se è troppo vecchia è povera di composti utili al vino.

In questa determinata fase interveniamo nella selezione delle partite di doghe che vengono scelte in base alle esigenze dei nostri clienti.
Una particolare attenzione viene data all’origine delle foreste e ai loro profili aromatici.

L’origine del legno in base al suo territorio e ai suoi tannini offrirà determinate caratteristiche aromatiche al vino. Il nostro lavoro è definire il profilo di ogni foresta per trovare l’assemblaggio o l’origine pura che corrisponderà alle aspettative del cliente.

La grana, fine o medio-fine e l’origine delle foreste avranno una grande importanza per lo stile della barrique.
La tostatura è oggi l’unico metodo per definire il profilo aromatico di ogni foresta.

La tostastura



		      

Più di vent’anni di contatti con i viticoltori ci hanno condotto a un’approfondita riflessione sulla relazione tra il legno e il vino.

Questa volontà comune di raggiungere un’armonia tra la botte e il vino ci ha portati ad orientare i nostri processi di produzione.

Una tostatura in cui ci guida solo l’olfatto è alla base del nostro metodo. Ecco perché la bottega Chassin propone al cliente di adattare la tostatura al suo vino.



		      

Per la tostatura delle botti non abbiamo tempi o temperatura di fiamma prestabiliti per guidarci. Primeggia solo l’informazione olfattiva, ogni legno possiede un potenziale aromatico differente. A seconda delle annate, in funzione della parcella della foresta, del suo territorio e delle sue caratteristiche, il grado di tostatura necessario sarà diverso.  Di conseguenza, ogni botte è unica e viene tostata in base alla sua materia prima e al risultato desiderato dal cliente.

L’olfatto continua ad essere il metodo più sicuro per individuare il momento in cui la botte è pronta.



		      

La tostatura sarà quindi determinante per l’impatto aromatico del legno sul vino.

Anno dopo anno, la degustazione di migliaia di barrique ci ha portati alla seguente conclusione.

La qualità degli aromi offerti al vino e la loro intensità è legata al momento in cui possiamo rilevarli durante la tostatura e al proseguimento o meno di quest’ultima.

Bisogna trovare un compromesso tra la necessità di deteriorare il legno in profondità e la conservazione del suo potenziale aromatico.



		      

Ad oggi, per tale operazione, né il cronometro né il termometro sono in grado di sostituire l’olfatto che continua ad essere il mezzo più sicuro per individuare il momento in cui la botte è pronta.

Basta venire nel nostro laboratorio e sentire la botte durante la tostatura per rendersi conto della difficoltà di quest’operazione e per capire l’elevato grado di coinvolgimento del bottaio per soddisfare il cliente.

Oggi, nella bottega, Florian e Stéphane CHASSIN si occupano dell’intero processo di tostatura delle botti.